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UNA SENTENZA ESEMPLARE DEL TAR LOMBARDIA-MILANO

Con  l'ESEMPLARE  sentenza n 01631 del 08/09/2016 il TAR per la Lombardia   condanna il Comune di Merlino al pagamento delle spese processuali per € 7.000 oltre IVA e CPA,  annullando  i regolamenti del Comune  concernenti la compartecipazione dell'Ente alla copertura delle rette RSD nelle part in cui determinano il reddito del disabile  in modo diverso da quello stabilito dalla normativa  del nuovo ISEE.

Con questa sentenza il TAR accoglie il ricorso del padre, di un disabile ricoverato in un RSD, volto ad ottenere la compartecipazione comunale al pagamento della retta, cosi come stabilita dalla normativa statale e regionale.

 

Il TAR ha stabilito che in seguito all'approvazione del nuovo ISEE (ex DPCM 159 del del 5 dicembre 2013) è obbligatorio  applicare la relativa disciplina (per determinare la retta a carico del di sabile). In particolare nel caso di persona con disabilità, maggiorenne, non coniugata e senza figli che vive con i genitori, il nucleo ristretto (art. 6 del DPCM) è composto dalla sola persona con disabilità. In sede di calcolo dell'ISEE si terrà conto solo dei redditi e patrimoni di tale persona.

I giudici in modo inequivocabile  hanno  affermato  che :

Ci auguriamo che questa sentenza sia di monito per tutti quei Comuni che eludendo la normativa ISEE (ex DPCM 159/2013 cosi come modificato dalla legge 89/2016) non compartecipano correttamente alla copertura delle rette delle strutture residenziali  RSD RSA etc destinati al ricovero dei propri cittadini disabili e/o anziani non autosufficienti.

I nostri complimenti all'Avv. Francesco Trebeschi che da anni, a fianco dei disabili e anziani non autosufficienti, combatte in difesa dei loro diritti.