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Nuova sentenza del Tar di Milano e commento del consigliere MTD Paola Bernuzzi

Il TAR per la Lombardia con la Sentenza 00697 depositata in data 23/03/2013 cancella definitivamente il famigerato articolo 21 del  già sospeso Regolamenti ISEE del Comune di  Vimodrone e lo condanna  al pagamento delle spese processuali pari a € 4000,00 oltre IVA e CPA

Di seguito il commento della dott.ssa Paola Bernuzzi consigliere del MTD

 

-- Nella sentenza  proposta Il Comune di Vimodrone è stato condannato dal TAR ,perché disattendeva il DPCM 159/2013  nei confronti di un disabile, includendo nel proprio Regolamento questa dicitura : per la realizzazione degli interventi e prestazioni di servizi in campo sociale" che prevede all'art. n. 21 comma 14 `L'intervento del Comune ha luogo solo nel caso in cui il richiedente non sia titolare di depositi bancari e/ o postali e assicurativi, ovvero di risparmi in qualunque forma posseduti; che dovranno essere prioritariamente destinati all'assunzione in proprio dell'onere del ricovero. Solo a esaurimento di tali importi o al raggiungimento della cifra non superiore a €  5.000,00, il Comune si riserva di valutare l'ammissibilità della domanda.”

L’ amministratore di sostegno e i familiari sono stati costretti ad adire ad un Tribunale per veder riconosciuti i propri diritti , con il conseguente  esborso di soldi e  quant’altro

Il Tribunale in tale contesto ha condannato il comune  eccependo : Violazione e falsa applicazione degli artt. 7, 9, 10 della 1. n. 241/1990. Violazione e falsa applicazione della 1. n. 328/2000. Violazione e falsa applicazione degli artt. 3 e 13della l.r. n. 3/2008 e delle Circolari regionali 29/07/2005 n. 34 e 25/10/2005 n. 48. Eccesso di potere per difetto di istruttoria.

Il mio Commento a questa sentenza è :

L’applicazione del’istituto  dell’autotutela  amministrativa, in tale contesto era un atto dovuto, sia dalla parte politica che ha deliberato il regolamento, sia dalla parte amministrativa che “ da vita ai provvedimenti” consequenziali  in forza della  separazione dei poteri “

Sia la compagine politica, sia quella amministrativa presente in detto Comune hanno  aggravato il procedimento su false applicazioni della legge,  tanto da costringere i familiari a ricorrere ad un tribunale amministrativo per vedere  riconoscere un proprio diritto, a livello di procedura civile l’assimilerei alla lite temeraria ex art 96

Posto quanto sopra il messaggio per il legislatore , è che deve  “pagare” per queste negligenze non l’amministrazione quale Entità fisica , che poi  i costi processuali si  abbattono  sempre sul cittadino , ma chi in presenza di un Regolamento illegittimo non si è preso neppure  la briga di analizzarlo nel merito

Ecco perché auspico una riforma della P.A con contestuale revisione dell’art. 28 della Costituzione , non deve rispondere lo Stato in via solidale con il funzionario  per il ristoro cagionato alla parte lesa per la responsabilità civile , deve rispondere solo il funzionario pignorandogli  , nel rispetto dell’art. 38 della Costituzione lo  stipendio e magari il TFR.

Se si adottasse queste metodo tanta “tracotanza” sparirebbe dall’apparato pubblico e chi “serve lo Stato deve imparare a servire la collettività mettendo a disposizione il massimo della loro professionalità non procurando solo grattacapi alle persone.