Occorre continuare a sostenere le due petizioni popolari nazionali sui diritti delle persone non autosufficienti alle cure socio-sanitarie

 

Chiediamo alle organizzazioni e persone interessate di continuare a premere sul Parlamento e sul Governo al fine di ottenere l’emanazione di provvedimenti necessari per la piena e tempestiva attuazione del diritto alle cure sancito dai Lea, Livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio-sanitaria a favore dei soggetti con disabilità intellettiva grave e gravissima, degli anziani malati cronici non autosufficienti, delle persone colpite dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile, degli infermi con rilevanti disturbi psichiatrici e limitata o nulla autonomia e degli altri individui in analoghe condizioni, in totale oltre un milione di nostri concittadini.

 

Le due Petizioni popolari nazionali

Base fondamentale delle due Petizioni popolari nazionali – la prima sul finanziamento dei Lea e la seconda sul prioritario diritto alle cure socio-sanitarie domiciliari – è il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, che ha definito i Lea, le cui norme sono cogenti ai sensi dell’articolo 54 della legge 289/2002.

Diritti esigibili

1. In base ai Lea le persone sopra indicate hanno il diritto pienamente e immediatamente esigibile alle prestazioni residenziali in tutti i casi in cui, compresa la non disponibilità dei congiunti conviventi o non conviventi, non è possibile assicurarne la permanenza a domicilio. In merito si precisa che nessuno, nemmeno la persona interessata non autosufficiente, può obbligare i congiunti a svolgere compiti assegnati dalle leggi vigenti al Servizio sanitario nazionale e si ricorda che l’articolo 23 della Costituzione stabilisce che «nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge»;

2. mentre per le prestazioni residenziali le norme vigenti consentono alle persone interessate e a coloro  che li rappresentano di ottenere l’attuazione dei loro diritti, per gli interventi domiciliari, vista la generica formulazione delle norme contenute nei Lea, c’è la necessità – tenuto anche conto delle forti resistenze frapposte dalle Asl – che sia approvata una legge nazionale in cui vengano precisate le occorrenti disposizioni (accesso al servizio, durata delle prestazioni, ecc.), nonché i relativi finanziamenti.

Iniziative utili e urgenti per la prima Petizione sul finanziamento dei Lea

Si ricorda che in data 9 maggio 2013 sono state trasmesse ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, nonché al Ministro della sanità Beatrice Lorenzin e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini le 86 adesioni alla Petizione popolare nazionale sottoscritta da personalità e da organizzazioni pubbliche e private, nonché le ulteriori 25.538 firme di cittadini elettori (1).

Anche se la raccolta delle sottoscrizioni per la prima Petizione è conclusa, sono estremamente utili e urgenti le iniziative volte ad ottenere la concreta presa in considerazione dal Parlamento e dal Governo della prima Petizione popolare nazionale riguardante in particolare:

•  l’erogazione del necessario aumento del finanziamento del Fondo del Servizio sanitario nazionale, che deve assicurare prioritariamente gli interventi previsti dai Lea;

•  la definizione di idonei stanziamenti annui a favore dei Comuni (Fondo per le non autosufficienze di cui all’articolo 1, comma 1264 della legge 296/2006) che devono integrare le quote alberghiere non corrisposte dagli assistiti;

•  l’approvazione delle altre disposizioni occorrenti per la corretta e tempestiva attuazione dei Lea.

Raccolta delle adesioni e delle firme per la seconda Petizione sulle cure domiciliari

Com’è noto notevoli sono i benefici per le persone non autosufficienti curate e assistite a domicilio, fra l’altro con notevoli risparmi da parte delle Asl e dei Comuni.

Pertanto è molto importante la raccolta delle adesioni di personalità e di organizzazioni pubbliche e private e delle firme di cittadini elettori per poter presentare al Parlamento e al Governo la seconda Petizione popolare nazionale le cui principali finalità sono:

•  l’intervento domiciliare dei servizi socio-sanitari per fornire le occorrenti prestazioni mediche e infermieristiche e se necessario, anche quelle riabilitatrici;

•  la libera disponibilità dei congiunti e dei soggetti terzi (da noi denominati “accuditori”) ad assicurare il necessario sostegno domiciliare;

•  un adeguato rimborso forfettario delle spese vive sostenute dagli accuditori, in modo che essi non siano costretti, oltre al gratuito e stressante impegno, a sostenere anche oneri economici.

La raccolta delle adesioni e delle firme terminerà il 31 dicembre 2014.

Per collaborare e per informazioni rivolgersi alla Fondazione promozione sociale onlus, 10124 Torino, Via Artisti 36, tel. 011.812.44.69, fax 011.812.25.95, sito www.fondazionepromozionesociale.it (in cui vi sono altre notizie utili), e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(1) Ai Presidenti del Senato e della Camera della scorsa legislatura, nonché agli ex Ministri Renato Balduzzi ed Elsa Fornero erano state consegnate le prime 16.408 firme raccolte. Pertanto la prima Petizione popolare nazionale per il finanziamento dei Lea è stata sottoscritta da ben 41.946 cittadini elettori. Dopo lo scioglimento del Parlamento era continuata, come programmato in precedenza, la raccolta delle firme e delle adesioni. È particolarmente importante ricordare che nella scorsa legislatura la Commissione affari sociali della Camera dei Deputati aveva approvato all’unanimità in data 11 luglio 2012 la Risoluzione n. 8-00191 il cui testo è reperibile nel sito www.fondazionepromozionesociale.it