ALLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE DOMICILIARI delle persone non autosufficienti

Alle organizzazioni e persone che collaborano alla Petizione popolare nazionale per il riconoscimento del diritto prioritario alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti

Notizie - n. 29 del 12 agosto 2014

Il Csa (Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base) ha lanciato la petizione on-line: “Per l’applicazione dei diritti vigenti delle persone con disabilità: contro la pericolosissima negazione dei Lea”.  La Petizione, che Vi invitiamo a diffondere, si può sottoscrivere collegandosi al seguente collegamento: https://www.change.org/it/petizioni/parlamentari-della-camera-dei-deputati-per-l-applicazione-dei-diritti-vigenti-delle-personecon-disabilit%C3%A1-contro-la-pericolosissima-negazione-dei-lea

Il testo della Petizione è il seguente:

 

«Come noto, oggi, in base ai Livelli essenziali di assistenza (Lea) definiti dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 (articolo 54 della legge 289/2002), Asl e Comuni sono tenuti ad erogare le prestazioni socio-sanitarie domiciliari, semiresidenziali e residenziali per le persone con disabilità grave, che già attualmente vengono fornite.

Purtroppo sono state presentate alla Camera dei Deputati, e sono in discussione presso la Commissione affari sociali della Camera, quattro proposte di legge sul tema dell’“assistenza delle persone affette da disabilità grave e prive del sostegno famigliare” che omettono colpevolmente le citate leggi esistenti e in esse manca, aspetto gravissimo, ogni riferimento ai Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria (Lea). Si tratta delle proposte di legge n. 698, 1352, 2205 e 2456 che prevedono anche erogazioni di ingenti risorse (150-300 milioni di euro all'anno) destinate ai privati. Tali provvedimenti devono essere bloccati, nell’interesse e a tutela dei diritti di decine di migliaia di persone con disabilità grave e delle loro famiglie.

Le contestate proposte di legge, non richiamando i Lea, disinformano migliaia di cittadini in ansia per il “dopo di noi” dei loro figli con disabilità e inducono proprio loro, nella loro debolezza, a dipendere dalla decisione discrezionale dei privati, anziché contare sul diritto. Privati che, come già è accaduto, continua ad accadere ed è facile che accadrà ancora, dopo aver usufruito di importanti contributi pubblici per realizzare una struttura potranno scegliere autonomamente a chi fornire le prestazioni e a chi no.

La mancata attuazione in molte parti d’Italia della normativa sui Lea non deve incentivare iniziative che, omettendo i diritti delle persone con disabilità, sostengono con consistenti risorse pubbliche i privati senza garanzie di universalità nell’accesso alle prestazioni e sono foriere di gestioni clientelari del potere.

Per la concreta attuazione dei Lea – le cui norme valgono in modo esattamente identico anche per gli anziani malati cronici non autosufficienti, le persone colpite da morbo di Alzheimer o altre forme di demenza senile, persone con rilevanti problemi psichiatrici e limitata nulla autonomia – chiediamo che venga dato corso concreto alla Risoluzione 8-00191 approvata all’unanimità dalla Commissione affari sociali della Camera l’11 luglio 2012 che chiede al Governo di approvare i necessari  stanziamenti affinché Asl e Comuni garantiscano, in base all’effettivo fabbisogno (valutato dalle competenti Commissioni) innanzitutto il diritto alle prestazioni domiciliari; la frequenza di un centro diurno, che ha dimostrato di essere una valida alternativa al ricovero; l’inserimento in comunità alloggio quando la famiglia non è più in grado di provvedere al proprio congiunto colpito da patologia e/o da grave handicap e da non autosufficienza».

2)  Ricordiamo a tutti la necessità di proseguire nella raccolta firme per la Petizione popolare nazionale per le cure socio-sanitarie domiciliari previste dai Lea, il cui termine è stato spostato al 31 dicembre 2015 e di diffondere le notizie riguardanti i diritti già attualmente esigibili stabiliti  dalla legge 833/1978 e dai Lea (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” –  Lea – le cui norme sono cogenti in base all’articolo 54 della legge 289/2002) a favore dei soggetti con disabilità intellettiva grave, degli anziani malati cronici non autosufficienti, delle persone colpite da morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile e di coloro  che sono affetti da disturbi psichiatrici.

Con la richiesta di tenerci informati sulle vostre iniziative in merito, Vi inviamo cordiali saluti

p. Il Comitato promotore
La segreteria

 

COMITATO PER LA PROMOZIONE DELLA PETIZIONE POPOLARE NAZIONALE PER IL DIRITTO prioritario ALLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE DOMICILIARI delle persone non autosufficienti

Organizzazioni aderenti: Fondazione promozione sociale onlus (Torino); Adina, Associazione per la difesa dei diritti delle persone non autosufficienti onlus, Firenze; Aido, Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, Trino (Vc); Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, Milano; Apasla, Associazione piemontese per l’assistenza alla sclerosi laterale amiotrofica, Torino; Apice, Associazione piemontese contro l’epilessia, Torino; Arap, Associazione per la riforma dell’assistenza psichiatrica, Roma;  Associazione Alzheimer Piemonte, Torino; Associazione di volontariato Primo ascolto Alzheimer, Dalmine (Bg);  Associazione Eissnet, Roma;  Associazione in nome dei diritti, Casellina Scandicci (Fi); Associazione malati di Alzheimer, Chieri (To);  Associazione malati di Alzheimer, Novara; Associazione Nichelino domani, Nichelino (To); Associazione senza limiti, Milano; Avo Regionale Piemonte; Avo, Torino; Avulss, Associazione per il volontariato nelle Unità locali socio-sanitarie, Orbassano (To); CartaCanta onlus, Associazione tutela diritti persone non autosufficienti, Parma; Codici, Centro per i diritti del cittadino, Roma; Collettivo genitori dei portatori di handicap, Settimo T.se (To); Comunità Progetto Sud onlus, Lamezia Terme (Cz); Cpd, Consulta per le persone in difficoltà, Torino; Csa, Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base, Torino (al quale aderiscono: Genitori e amici portatori di handicap, Associazione genitori di adulti e fanciulli handicappati, Aias, La Scintilla, Anfaa, Odissea 33, Oltre il Ponte, Prader Willi, Aps, Asvad, Associazione tutori volontari, Comitato integrazione scolastica, Gruppo genitori diritto al lavoro persone con handicap intellettivo, Genitori ragazzi handicappati, Gruppo inserimento sociale handicappati, Ulces, Unione tutela persone con disabilità intellettiva); Diapsi Piemonte, Torino; Eiss, Ente italiano di servizio sociale, Roma; FederAvo; Federazione italiana epilessie, Milano; Gruppo senza sede, Trino (Vc); Gruppo solidarietà, Moie di Maiolati (An);  L’Arcobaleno, Associazione per una vita indipendente e autonoma, Canelli (At);  Medicina democratica onlus, Milano; Mtd onlus, Movimento per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili e quelle non autosufficienti, Pavia; Tribunale per i diritti del malato - Cittadinanzattiva Regione Piemonte onlus, Torino; Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, Sez. “Paolo Otelli” e zona 39, Chivasso (To). Riviste: Appunti; Controcittà; Prospettive assistenziali; Rassegna di servizio sociale.

Segreteria: Fondazione promozione sociale onlus - Via Artisti 36 - 10124 Torino - Tel. 011-8124469, fax 011-8122595, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,   www.fondazionepromozionesociale.it